(Art-Rock, Pop-Rock, Experimental) Mina - Attila - 1979, FLAC (tracks+.cue), lossless

Tiger Bay (6:50)
Arranged By - Beppe Cantarelli
Written-By - Beppe Cantarelli , Julie Scott
Ma Ci Pensi (4:15)
Arranged By - Giulio Libano
Written-By - Federico Monti Arduini , Nino Romano
Se Il Mio Canto Sei Tu (4:23)
Arranged By - Beppe Cantarelli
Written-By - Beppe Cantarelli , Paola Blandi
Non Tornerò (6:31)
Arranged By - Beppe Cantarelli
Written-By - Beppe Cantarelli , Paola Blandi
Che Novità (4:54)
Arranged By - Rudy Brass
Written By - F. Rizzini
Written-By - Danidy
Bonne Nuit (3:11)
Arranged By - Shel Shapiro
Written-By - Andrea Lo Vecchio , Shel Shapiro
Sensazioni (4:47)
Arranged By - Beppe Cantarelli
Written-By - Massimiliano Pani , Valentino Alfano
Un Po' Di Più (3:57)
Arranged By - Shel Shapiro
Written-By - Sergio Bardotti , Shel Shapiro
Il Vento (4:56)
Arranged By - Beppe Cantarelli
Written-By - Massimiliano Pani , Valentino Alfano

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Uno degli album che amo di più di Mina, è il '79 e lei l'anno prima aveva deciso di non apparire piu per andare a farsi i cazzi suoi.

Si parte con Tiger Bay, canzone che adoro per l'energia che sprigiona e per il lungo assolo finale, qui Mina canta come una negra e trovo che l'inglese valorizzi la sua voce. Segue Ma Ci Pensi dove la cantante smette di cantare e inizia a parlare d'amore diventando più dolce anche se il brano è quel che è... si recupera con Se Il Mio Canto Sei Tu dove l'interpretazione bilanciata e allo stesso tempo un pò gridata, con Mina che fa un vocione tra l'erotico e l'aggressivo vestono bene i testi "e la tua bocca che si apriva misteriosa su di me... ma se il mio canto sei tu vale la pena di crederci ancora...".

Uno dei pezzi più belli dell'album è Non Tornerò dove con una dolcezza e una grazia Mina ci parla della sofferta fine di una convivenza e della nuova indipendenza del dopo "mi godo la vita, non ho piu divieti, decido da sola e poi...non penso a te, ho mille progetti, son piena di amici,ho ripreso coraggio,mi compro vestiti e esco la sera...e tu? mi pensi mai...?". La rabbia bilanciata di Mina riprende in Che novità dove vi è la confusione totale dopo aver provato a cambiare, ad amare in una relazione ormai vuota "e poi di là... sul letto che ci ha visto tante volte amare come fanno i veri amanti... e mille ombre i miei pensieri che rincorrono i pensieri nella mente... e non capisco niente, e capisco niente...". Adoro Mina quando canta questi melodrammoni dandogli una voce melò e tragica. Segue Bonne Nuit, un pezzo insulso, e Senzazioni, altro pezzo con un testo mediocre e la canzone tiene solo per la voce di Mina che si sbatte nel ritornello, in questo album bisogna dire che quando urla Mina ha una voce veramente da tigre, da Attila oppure da incazzata e rende benissimo, come nella canzone Il Vento dove ti vien per forza la voglia di urlare con lei "io mi ribello!!!! io me ne vado!!!!".

Si ritorna all'inglese con Don't Take Your Love Away dove sempre con l'inglese Mina arriva a un livello di perfezione e un'interpretazione molto sofisticata del pezzo e segue Rock And Roll Star dove è divertentissima l'interpretazione un pò sbracata da star del rock. Seguono Fiore Amaro e Sei Metà, dove ritornano i soliti testi mediocri: se Mina limitasse le canzoni in un album e sfrondasse tante canzoni che non dicono nulla forse farebbe dei capolavori... Difatti con la canzone seguente Anche Tu, sulla complicità e sulle illusioni dell'amore, raggiunge il massimo e salendo lentamente col tono fino alle sue magnifiche urla veste benissimo una splendida canzone "anche tu ormai non ci credo più, è un tocco di vanità, una biglia alla mia libertà lo dico se proprio vuoi, non sei il primo a cui lo direi: Che sorpresa, che uomo sei!! Non c è amante migliore sai!" Canzone bellissima, soprattutto andando in macchina urlando a squarciagola.

Con Street Angel Mina non ha nulla da invidiare a certe cantanti americane cosi come con Shadow Od My Old Road dove emerge tutta la sua potenza e la sua magnifica estensione. Si chiude con la spendida Anche Un Uomo dove parlano le parole e la sua voce le veste di emozione: "anche un uomo può sempre avere un'anima ma non credere che la userà per capire te...anche un uomo può essere dolcissimo specialmente se al mondo oramai gli resti solo tu..."

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Mai mi ero riavvicinato ad un disco di Mina come in questi giorni. Un album che ha fatto la storia, oltre ad essere campione di vendite meritatamente ) dopo il più scontato Mina-Celentano. Registrato tra il 1977 e il 1978, Attila sarebbe uscito appunto nel 1978 se Mina non avesse deciso di regalarci le sue ultime performance dal vivo. In più si dice che i pezzi inglesi contenuti nel doppio dovevano far parte di un altro progetto: un disco che sarebbe stato lanciato in America alla vigilia della nuova tournèe appunto negli States ( fumo blu...). E così come non rivalutare un brano come Tiger Bay, pieno di un'inconsueta vitalità, e di una aggressività del tutto inusuale (il passaggio di ottave nella prima strofa è qualcosa di micidiale ). E "Ma ci pensi"? Un brano di una semplicità assoluta, simile nella struttura ai mitici brani degli Anni sessanta, ma reso magico dall'atmosfera grigio-invernale, dalle parole di Nino Romano e da una voce chiaroscurale, al massimo della sapienza interpretativa. Si dice che sia uno dei brani preferiti in assoluto dalla stessa Lady Mazzini. Poi arriva il consueto hit, già consegnato all'eternità. Malgrado una certa ripetitività, lo trovo stupendo per il testo e per i suoni ( in questo disco la parte ritmica è stupenda come non mai: a proposito, chi suonava al basso e alla batteria? ). "Non tornerò" forse rallenta un pò nella scaletta la fruizione leggera dell'album, ma è un brano bello bello bello, vero, pieno di eros, carico di vissuto. "Che novità" è la vera mia personale riscoperta in questo doppio. Sarà che l'ho vissuta molto in questo periodo. Arrangiamento sublime. Mina grande come non mai. "Bonne nuit", una piccola magia, una favola, una canzone tenera, un buon pretesto per salutare la persona che si ama ( ma come non dimenticare la più bella e sgangherata "Buonanotte buonanotte"? ). "Sensazioni": unica Mina nei controcanti del ritornello. Purtroppo qui il brano è invecchiato male: si sente che siamo negli anni settanta.
"Don't take your love away" è una cover ( di chi? ), ma per me è esistito solo nell'interpretazione di Mina. E' uno dei miei brani preferiti in assoluto e quando posso la inserisco sempre nelle compilations di Mina per gli amici. Nove minuti di rarefatta intensità e splendore. Notate anche qui la sezione ritmica. "Rock and roll star" ha quel ritornello così potente che resta impresso nella memoria, tanto da pensare di conoscere il brano da cent'anni. "Anche tu": un classico, classico, classico. Anche qui l'attacco è favoloso: le note di tastiera già mi fanno diventare un ghiacciolo..brrr... E poi "Street angel", carina, e "Shadow of my old road", per ricominciare a ballare e dimenticarsi di uomini-padroni, uomini-bugiardi,uomini-amanti,uomini-incoscienti...